Uno strano silenzio by Paul Davies

Uno strano silenzio by Paul Davies

autore:Paul Davies
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
pubblicato: 2011-07-19T22:00:00+00:00


Capitolo 6

Le prove di una diaspora galattica

Dopo aver eliminato l’impossibile, ciò che rimane, per quanto improbabile, deve essere la verità. Sherlock Holmes1

Dove sono tutti?

Nell’estate del 1950 il fisico italiano Enrico Fermi stava lavorando a Los Alamos, nel New Mexico, nei laboratori di ricerca dove era stata progettata la bomba durante la Seconda guerra mondiale. A quel tempo Fermi era una figura leggendaria della fisica teorica perché aveva risolto molti problemi in meccanica quantistica, fisica delle particelle e astrofisica, e aveva avuto un ruolo fondamentale nel progetto Manhattan. Era considerato l’archetipo del genio. Un giorno Fermi stava andando a pranzo con alcuni colleghi, tra cui Edward Teller – spesso chiamato “il padre della bomba H” – e John von Neumann (che ho menzionato nel capitolo precedente in relazione alle macchine che si autoriproducono), quando la conversazione passò agli avvistamenti di UFO – o dischi volanti, così come erano stati chiamati dalla stampa – a quei tempi molto numerosi. Com’è ovvio, questo portò a una vivace discussione sulla probabilità dell’esistenza di vita extraterrestre e su quella che i dischi volanti fossero in effetti navicelle spaziali aliene. Nel bel mezzo del dibattito Fermi chiese all’improvviso: «ma dove sono tutti?» riferendosi, senza dubbio, a questi presunti esseri alieni. Se la galassia brulicasse davvero di vita, spiegò, la Terra avrebbe dovuto essere stata colonizzata nel lontano passato; gli alieni avrebbero dovuto restare qui per tutto il tempo e noi ne saremmo stati ben consapevoli.

Il ragionamento di base di Fermi è abbastanza semplice: la vita sulla Terra ha impiegato tre o quattro miliardi di anni per evolvere al livello dell’intelligenza e della tecnologia. Se la vita fosse iniziata su un altro pianeta, diciamo il pianeta X, nello stesso momento in cui è iniziata sulla Terra, la probabilità che la vita su X raggiunga lo stesso livello di tecnologia degli uomini in questo momento o qualche migliaia di anni prima o dopo, è assai piccola. Consideriamo i molti eventi casuali che si sono verificati nel corso di miliardi di anni di evoluzione, come l’impatto che 65 milioni di anni fa distrusse i dinosauri. Quali sono le probabilità che un impatto simile si sia verificato sul pianeta X causando una simile trasformazione catastrofica, più o meno nello stesso periodo? Irrisorie. Se su X si fossero evolute l’intelligenza e la tecnologia per via di qualche altro percorso evolutivo, il pianeta potrebbe aver raggiunto il livello della tecnologia umana con decine o addirittura centinaia di milioni di anni di anticipo. O ritardo; se la Terra fosse un luogo tipico e ci fossero tantissimi pianeti X là fuori, la vita su alcuni di questi sarebbe evoluta in tempi più lunghi rispetto a quanto è successo qui. Questi pianeti raggiungerebbero la tecnologia fra molto tempo. Su altri l’evoluzione di intelligenza e tecnologia sarebbe avanzata più in fretta, così da aver raggiunto il nostro livello molto tempo fa, magari 100 milioni di anni fa, se non di più. Aggiungiamo ora il fatto che c’erano pianeti simili alla Terra ben prima che il nostro sistema solare si formasse: su questi pianeti la vita sarebbe in gran vantaggio rispetto alla Terra.



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